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PERCHE' BABYLON?

C'è chi sogna di andare in Giappone, chi in Australia, io vorrei andare in Iraq!

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Ovviamente mi piacerebbe tanto visitare Baghdad, ma il luogo che più di tutti mi affascina è Babilonia, o forse sarebbe meglio dire, ciò che rimane dell'antica capitale mesopotamica.

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I visitatori oggi sono perlopiù iracheni tuttavia dato che da pochissimo, Luglio 2019, è ufficialmente entrata a far parte del Patrimonio dell'Unesco (sembra assurdo che l'Unesco abbia atteso così tanto), si spera che in un prossimo futuro possa essere facilmente accessibile anche a turisti internazionali. 

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Purtroppo ad oggi questi luoghi sono difficili da raggiungere, per via della situazione politica in Iraq e proprio a causa di questo ci sono alcune zone d’ombra sui siti archeologici più importanti del vicino oriente antico.

 

Le rovine della città di Babilonia si trovano a circa 80 km di distanza da Baghdad e si tratta di uno dei luoghi più affascinanti al mondo.

Babilonia fu la prima megalopoli della storia umana, nella Bibbia è la città più citata dopo Gerusalemme ed il suo nome viene utilizzato come metafora del male. La verità è che fu una città monumentale e grandiosa, i giardini pensili sono considerati una delle sette meraviglie del mondo antico. La leggenda narra che nonostante il clima arido questo luogo fosse pieno di piante e di fiori di ogni genere, giunti nell’antica metropoli da ogni parte del mondo. 

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Babilonia fu la vera culla dell’Occidente e dell’Oriente, gli archeologi la descrivono in maniera molto diversa dalla città del male descritta dalla Bibbia. Abbiamo tutti studiato che i Babilonesi furono grandi scienziati, che eccellevano nelle più svariate discipline, dall’astronomia alla medicina. Molto suggestiva è anche la rappresentazione della Torre di Babele, simbolo stesso di Babilonia quale capitale multietnica del mondo.

 

Un luogo inclusivo, dove convivevano numerose culture, dove si professavano varie religioni, dove si parlavano svariate lingue e dove la scienza e la cultura sbocciavano.

 

Spero che questo blog possa diventare pieno di pezzi di mondo e di culture. Una megalopoli virtuale inclusiva di popoli,  stili di vita, tradizioni, cibi, religioni e paesaggi. Senza dare consigli di viaggio, senza suggerire dove andare, cosa fare e dove mangiare, piuttosto cercando di mostrarvi cosa ho osservato e come io ho percepito quel luogo, sperando di suscitare in voi le stesse emozioni che ho provato.

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